È il 1576 quando il Granduca Francesco I de Medici convoca a palazzo Bernardo Buontalenti, artista, ingegnere militare ed architetto di Corte. Al celebre Granducato di Toscana, potenza economica con le sue banche, le sue manifatture e con il Rinascimento ormai faro della cultura europea, manca solo una cosa: un presidio che gli garantisca il dominio sui mari.
Lo sguardo del Granduca cade sul piccolo villaggio chiamato Livorno, che da oltre cinquecento anni sorge sulla costa toscana, e che già dal secolo precedente è il luogo di riferimento per i traffici marittimi di Firenze. Già suo padre, Cosimo I, aveva pensato di costruirvi un gigantesco molo, per poi portare le merci nella vicina Pisa.
La Città Ideale del Rinascimento è la trasposizione in pietra e mattoni della filosofia Rinascimentale che pone l’uomo al centro del Creato, è il luogo da racchiudere in un Pentagono, in cui è naturalmente inscritto il corpo umano, con le vie regolari e rettilinee come nelle antiche città dei romani. Con un grande fossato riempito con l’acqua marina, che la circonda e la isola completamente. Un anello di mare che suggella il matrimonio fra la famiglia de Medici ed il Mediterraneo. “La chiave del nostro Stato”, sarà definita dai Granduchi di Toscana.
Il 28 marzo del 1577, come voluto dai calcoli degli astrologi di Corte, viene posta la prima pietra del famoso Pentagono del Buontalenti.
Fra Seicento e Settecento sarà arricchita con la costruzione del quartiere della Venezia Nuova, che con i suoi canali ed i suoi ponti, sembra riprendere molti dei concetti espressi da Leonardo da Vinci nel suo trattato sulla Città ideale. Questo quartiere posto fra le due possenti fortezze medicee ed altri bastioni, ed attraversato dalla rete dei canali, sarà spesso ricordato dai viaggiatori come la piccola Venezia toscana.
Sono solo quattro le Città Ideali rinascimentali di nuova fondazione in Italia, ma Livorno, oltre ad essere quella di maggiori dimensioni, è l’unica che abbia avuto successo, non rimanendo solo un pregevole esperimento, ma diventando per secoli una delle città più importanti del Mediterraneo, come era nella lungimirante visione della famiglia dei Medici di Toscana.
Livorno, le sue piazze e le sue fortificazioni, saranno prese nei secoli a modello da molte città europee. Ad esempio, a Piazza Grande s’ispirò Inigo Jones per il disegno del Covent Garden a Londra, oltre ad essere stata presa a modello anche per Place Dauphine a Parigi. Ma il suo sviluppo proseguirà nei secoli successivi con l’edificazione di enormi piazze ponti, del grandioso Mercato delle vettovaglie, fino al compimentoo dello stupendo lungomare ottocentesco, meta della villeggiatura dell’Aristocrazia europea fra Otto e Novecento.